Paolo Simonazzi è nato a Reggio Emilia nel 1961. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, ha pubblicato diversi volumi fotografici e sue immagini sono conservate in importanti collezioni di istituzioni, musei e private. Le sue fotografie sono ambientate in luoghi imprevedibili nei quali le cose “appaiono” inaspettatamente in quelle strade laterali dove il limite tra reale e surreale risulta sfumato.Quelle di Simonazzi sono fotografie che mostrano luoghi reali, ricordati o semplicemente immaginati e che riescono spesso a fare sorridere per la loro ironia e l’ingenua naturalezza.
L’autore ama cogliere il paradosso come guida primaria del suo fotografare. In questo modo e grazie all’insegnamento di grandi e riconoscibili maestri, l’ordinario è capace di elevarsi a straordinario.
Fra i molti progetti di Paolo Simonazzi ricordiamo: Circo Bidone (Zoolibri, 2003), uno dei suoi primi lavori, racconta di un piccolo circo sopravvissuto all’epoca della multimedialità e degli effetti speciali. Dal 2006 al 2010 si è dedicato a Mondo piccolo, un lavoro alla riscoperta delle terre care a Guareschi. Nel 2006 si è avvicinato al tema del disagio sociale con il progetto La casa degli angeli.
Immagini tratte dal progetto Tra le Via Emilia e il West
Tra la Via Emilia e il West (Baldini Castoldi Dalai, 2007) è invece un progetto che illustra la pacifica penetrazione dell’iconografia americana nel paesaggio culturale e architettonico della regione Emilia-Romagna, esposto a Villa delle Rose – MAMbo, Bologna (2007), a New York e San Francisco.
Nel 2014, per la IX edizione di Fotografia Europea, presenta la mostra Cose ritrovate, un viaggio visionario ispirato ai testi letterari di Ermanno Cavazzoni e di Raffaello Baldini (Marsilio, 2014). Il progetto Bell’Italia (Silvana Editoriale, 2014) è stato presentato in anteprima a Fotografia Europea 2011, poi a Sydney, Melbourne (2012), Tokyo (2014) e Mosca (2016). Nel 2015 presenta a Torino un’anteprima del progetto Icons of Liscio (Guaraldi- LAB, 2019), ispirato alla fascinazione dei manifesti iconici delle orchestre da ballo in Emilia-Romagna. Mantua, Cuba (Greta’s Books, 2016), è una ricerca sentimentale che ha come luogo d’indagine una cittadina di provincia ai confini dell’isola di Cuba.
So near, so far (Danilo Montanari, 2018), è un’originale rilettura dei suoi progetti principali che guardano alla propria terra d’origine. La Terra, L’Emilia, la Luna, presentata alla Galleria Romberg di Latina nel Febbraio 2020, è una summa dei progetti del fotografo.
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